Steve Jobs non lo avrebbe permesso.

iOS-7Ho letto un articolo che mi ha un po’ stupito. In autunno, come tutti sappiamo, verrà rilasciata la nuova versione di iOS, la 7. Sembra che sarà tutto nuovo, completamente rivoluzionato. Questa rivoluzione comporterà una totale riprogrammazione di tutte le applicazioni in essere, per adattarle al nuovo standard. Come imposto da Steve Jobs, Apple non permette di mettere sullo store gli aggiornamenti delle App a pagamento, per cui, per molte applicazioni, l’unica strada sarà la completa riprogrammazione. Molte software house hanno già annunciato che ritireranno le App, e ne riproporranno delle nuove. Ovviamente per chi le vorrà, l’unica soluzione sarà, riacquistarle. Mi auguro proprio, con tutto il cuore, che trovino una soluzione diversa. Non sarebbe “Apple’s style”.

Come trasformare 37 metri quadri, in un loft.

Sono sempre attratto dalle idee geniali, ma sono attratto soprattutto dalla capacità dell’uomo di adattarsi e migliorare la situazione in cui si trova. E’ l’esempio di questo ragazzo che con un bel pò d’inventiva, qualche soldino, e tanta capacità, ha trasformato un appartamento di 37 mq in una casa polifunzionale. Tutto ruota intorno ad uno spazio e ad un’attento studio dei mobili e delle loro funzioni. Geniale il tavolo, il garage per la bici, e come ha ricavato la seconda stanza, con due posti letto. Queste cose succedono solo a New York. Date un’occhiata al video.

Google Glass, continua la sperimentazione.

Qualche mese fa, mi sono trovato a scrivere sugli occhiali del futuro, quelli prodotti da Google (https://alessandrodigiulio.com/2013/02/20/google-glass/). Ora, dopo mille rumor; mille critiche, mille curiosità, mille perplessità; gli uomini che, per Google, stanno sviluppando le reali applicazioni possibili di quello che, a oggi, è molto più che un’idea. Google GlassE’ notizia di poche ore fa che, un chirurgo del: Eastern Maine Medical Center, il dott. Rafael Grossmann, ha svolto un intervento chirurgico indossando gli occhiali di casa google. Il paziente, ovviamente nel rispetto della sua privacy, è stato avvisato della sperimentazione ed ha accettato di buon grado. Il dott. Grossmann, ha dichiarato che i Google Glass, in futuro, potranno avere degli sviluppi molto importanti nel mondo della medicina. A me vengono in mente moltissime applicazioni anche in altri settori come: finanza, musica, sport. Mi piace molto quando un “gadget” elettronico, ed anche molto costoso, trova sviluppi in settori scientifici o medici. Pensare che gli stessi occhiali li possa usare il paracadutista amatoriale per riprendere il suo lancio, un papà per riprendere la nascita del figlio, e un chirurgo che effettua un intervento a cuore aperto, mi da l’impressione che la tecnologia sia, finalmente, a disposizione di tutti noi, e non viceversa. Aspetto con ansia la commercializzazione al pubblico.

What’s Up, fine della pacchia.

UnknownEntro fine anno What’s up, la celebre applicazione che permette di scambiare messaggi, sarà a pagamento anche per Iphone. Sino ad oggi, era a pagamento solo per gli utenti Android, che, dopo aver pagato 0,89 centesimi al momento dello scarico, lo potevano utilizzare gratis per un anno. Decorso tale termine, si dovrà pagare un abbonamento. Da questo meccanismo erano esclusi i dispositivi iOS. C’è da tenere presente che ogni giorno vengono scambiati oltre cento milioni di messaggi con what’s up. Diventando a pagamento, sarà un bel business. Un problema per molti utilizzatori assidui. E poi come potrò dare la sveglia ai miei amici quando, la mattina presto, sono di ritorno dalla mia dimora romana? Dovremmo trovare una nuova applicazione. Personalmente non sono disponibile a pagare un’applicazione che, quando a sarà a pagamento, sarà un clone dell’app di messagistica di ogni cellulare.

Apple, non corre più.

Think differentUn silenzio che fa eco. Troppo tempo senza un vero nuovo prodotto. Finita la spinta propulsiva di Steve Jobs, la casa di Cupertino non ha saputo sfornare nessuna novità. Molti restiling, molte variazioni sulle misure. I prodotti diventano: più lunghi, più stretti, più corti, più piccoli, ma nella sostanza non cambiano. Apple ci aveva abituato ad attendere da loro il futuro. La visione di Jobs era la sintesi di quello che tutti noi volevamo. E’ sempre stato bravo ad intercettare queste esigenze, tramutarle in un prodotto che funzionava, e renderlo un oggetto di design. Oggi non capisco come si potesse vivere: senza un Iphone, o senza un touch screen. Non capisco come si potesse vivere senza un Ipad. Quelle sono state idee. Li c’era l’innovazione, e diciamocelo, la differenza di prezzo che, il mercato, era disposta a spendere sui prodotti della mela. Ma dove sono oggi le novità? Si parla di un televisore. Si parla di qualche altro restiling, ma nulla di nuovo. Mi auguro proprio che Apple riprenda i binari del fare creativo. Dov’è il pensiero differente? Lo dico da fanatico della mela.

Riot, la mia grossa riserva morale.

RiotUna star-up ha creato un’App, per Android, che, sotto forma di videogioco, simulerà varie rivolte e manifestazioni violente, realmente accadute. Si potrà prendere parte: alle manifestazioni Egiziane di Piazza Tahir, dove non si contano i morti; a quella Romana di Piazza San Giovanni, dove è stata messa a ferro e fuoco una città. Un gioco che permetterà agli utenti di scegliere da che parte stare. Si potrà essere manifestanti, o forze dell’ordine. Il capo progetto è un fiorentino ventiseienne, di cui non voglio fare il nome per evitare inutile pubblicità. In passato ci sono stati giochi che hanno permesso di modificare il ruolo del giocatore. Ci sono stati giochi che, planando sulle comuni usanze e inserendo una visione nuova, hanno dato l’opportunità di vestire i panni, anche, del cattivo. Quando io ero bambino, non avrei mai voluto vestire i panni di Vega. Quando giocavo, avrei sempre voluto essere Goldrake. Quando si giocava con i soldatini, nessuno voleva fare mai il tedesco, mentre c’era la fila per essere gli americani. Figuriamoci fare la parte del manifestante, in una manifestazione, in cui ci sono anche stati dei morti. Manifestare è lecito, ma non si deve mai trascendere. Io sono contro gli eccessi della polizia, ma anche contro quei manifestanti che vanno alle manifestazioni essendo portatori malsani di violenza. Non sopporto poi che, con la scusa della libertà, si scherzi, o meglio si giochi, su argomenti che possano fomentare violenza, o esacerbare gli animi. Personalmente, di giochi come questi, ne vieterei l’uscita. Non vorrei mai vedere mio figlio giocare con questa App, ne tantomeno penso che qualche software house, per farsi un po’ di pubblicità, debba far uscire giochi così potenzialmente pericolosi. Se ci fosse qualche altro morto, quale coscienza dovrebbe scuotere?

Google Glass.

Google GlassNel 2014 dovrebbe essere l’inizio della commercializzazione degli occhiali di Google. Negli USA dovrebbero costare 1.500 $. Saranno l’ennesimo gadget hi-tech costoso ed inutile. Secondo me saranno bellissimi, e io adoro i gadget hi-tech costosissimi, soprattutto se inutili.  Certo che se funzionassero come il video di presentazione dimostra, sarebbe un bel modo di vedere, e far vedere, la nostra vita. Un terzo occhio che osserva quello che vediamo, con la capacità di memorizzare e rendere reali i nostri ricordi. Sono molteplici le applicazioni che vedo, anche nel mondo del lavoro. Sicuramente cambierà il modo di vedere e comunicare quello che vediamo. Il segreto del successo (annunciato) di questi occhiali sarà l’accesso facilitato a tutto il mondo che gira intorno a Google. Un bel salto in avanti, vediamo se le attese saranno all’altezza del prodotto. Intanto godiamoci la presentazione.

Playstation 4.

Playstation 4Dopo qualche rumors, dopo qualche indiscrezione, stasera dovrebbe essere annunciata, a New York, l’uscita della nuova Playstation 4. Probabilmente in estate, Sony metterà in vendita la nuova consolle, ad un costo indicativo di 40.000 Yen (320,00€ circa). Molte le novità, molti i miglioramenti, ma al centro della nuova idea di Sony c’è la nuvola. Infatti, grazie alle tecnologie della statunitense Gaikai, acquistata la scorsa estate dalla stessa casa nipponica, gli utenti potranno interagire utilizzando le nuove logiche di cloud computing. Ovviamente non poteva mancare il collegamento con Internet, ed una interazione migliorata con i maggiori social network (Facebook e Twitter). Non si capisce ancora se i videogiochi della Playstation 3 saranno leggibili dalla nuova consolle.

Apple, doveva succedere.

Display IPhoneEra prevedibile. Apple ha ridotto gli ordini dei display per l’Iphone 5. L’assenza di Steve Jobs, fino ad oggi, non si era fatta sentire, ma la totale assenza d’idee è palese. Apple, dopo la morte del suo fondatore, non è riuscita a produrre niente di nuovo. Di contro la concorrenza, Samsung in testa, ha migliorato molto i propri prodotti: sia dal punto di vista del design, che dal punto di vista tecnologico. A questo va aggiunta una generalizzata crisi che, alla lunga, sta portando ad un’attenzione agli acquisti, in tutto il globo. Il risultato della somma di: crisi, scarsità d’idee e concorrenza agguerrita, ha portato alla scelta di dimezzare gli ordini dei display. Produrre la metà dei display, vuol dire che le previsioni di vendita sono sotto la metà. Questo ha comportato una picchiata del titolo in borsa. Gli Apple’s supporters, come me, rimangono in attesa che la casa di Cupertino, rinizi ad inventare il futuro. Dal dopo Jobs ad oggi, si è inventato meno di nulla.

Un buon investimento.

Apple 1 con il caratteristico involucro in legnoNel 1976 sicuramente non avrà pensato di fare un investimento, ma bensì di acquistare un avveniristico apparecchio di calcolo. Infatti, l’ignoto possessore dell’Apple I battuto all’asta qualche giorno fa, è stato venduto a 640,000,00 $ (circa 500.000,00 €), deve essersi sentito decisamente felice. Il computer, che a guardarlo sembra essere stato costruito nel neolitico, è stato assemblato nel garage di Steve Jobs, nel 1976 dallo stesso Jobs e dall’altro Steve, Wozniac. Il prezzo di vendita, all’origine, è stato di 666,66 $, e ne sono stati prodotti 200 esemplari. E’ stato messo all’asta completo di: scatola, istruzioni e di una lettera scritta da Steve Jobs. Certamente lontano dal design ricercato dell’attuale Apple, è però una pietra miliare della moderna tecnologia.