Steve Jobs, il film.

Steve JobsAd ottobre, e più precisamente il tre ottobre, sarà in uscita il film sulla vita di Steve Jobs. Ashton Kutcher sarà l’attore protagonista. Il film ripercorrerà tutta la vita del creatore del marchio della mela e sarà ispirato alla biografia autorizzata, scritta da Walter Isacson. Lo distribuirà in Italia la Film Auro che, dopo qualche problema iniziale è riuscita ad accaparrarsi la pellicola. Dalle prime indiscrezioni il film sembrerebbe ben girato, e delineerebbe il carattere molto difficile di Jobs. Staremo a vedere se sarà bello ed interessante quanto il libro. Una curiosità, per ricreare l’abbigliamento vintage, sono stati utilizzati 60 Levi’s 501, ancora in commercio.

Questo è il trailer:

Albertone, già dieci anni.

Alberto SordiMi sono reso conto che, l’altro ieri, il 26 di febbraio, è ricorso il decimo anno dalla morte di Alberto Sordi. Sono cresciuto con i suoi film, mi ha fatto fare un mare di risate. E’ stato un attore che ho molto apprezzato, e che ancora apprezzo. I suoi film che preferisco: un Americano a Roma, la Grande Guerra e il Vigile. Il suo capolavoro: il Marchese del Grillo. Ho visto piangere tanta gente al suo funerale. Un attore che ha saputo interpretare una generazione d’Italiani, senza distinzione di ceto, di classe e di ricchezza. Un grande uomo, come pochi ce ne sono, capace di ridere e far ridere anche dei suoi difetti. Una stella nel firmamento della cinematografia, non solo italiana. Grazie Albertone, manchi tanto a tutti.

The Master.

The MasterSicuramente non sono in grado di giudicare l’arte sopraffina. Sono una persona di media intelligenza, certamente sensibile, ma alcune forme di espressione artistica, molto probabilmente, mi sono ancora sconosciute. Ieri sera, nella uggiosa capitale, siamo andati a vedere: “The Master”. Un film ambientato nell’immediato dopoguerra, negli USA del rilancio economico. Le interpretazioni di: Joaquin Phoenix e di Philip Seymour Hoffman, sono incredibili. Alcuni monologhi con telecamera fissa sono da scuola di recitazione. Bravissimi entrambi. In tutto questo bel contesto però, io non ho capito il film. Non ho capito la trama, non ho capito la morale, non ho capito quello che si voleva raccontare. Ho letto che entrambi gli attori sono candidati al Golden Globe, insieme con l’altra protagonista, l’attrice Amy Adams. Sarà un caso ma le candidature riguardano solo gli attori, e non il film. Il film scorre a tratti, ma in altri tratti è pesante e poco chiaro. Se fosse stato possibile fare un mio ritratto, ieri sera, al cinema, ci sarebbe stato un grosso punto interrogativo sulla mia testa mentre ero intento e concentrato a guardare questo film. I commenti fuori dalla sala non erano positivi, tutt’altro. Un film che, in cuor mio, non consiglio nella maniera più assoluta.

The Lady.

The Lady

The Lady

Quando ho letto i titoli di coda, sono rimasto sbalordito. Il regista di un film così carico di passione, di sentimento è Luc Besson. Un bravo regista che ha dato prova delle sue qualità artistiche, oltre che umane. Con una bellissima fotografia, che rende il giusto omaggio alla bellezza del luogo dove è ambientato, si racconta la storia di: Aung San Suu Kyi, premio nobel per la pace nel 1991 e leader del movimento che da oltre un ventennio sta combattendo la tirannia in Birmania. Questo film narra la storia vera di questa donna fantastica che, grazie anche ad una famiglia fantastica, cerca di combattere senza violenza, la dittatura del generale Ne Win, salito al potere dopo un colpo di stato nel quale perse la vita il padre di  Aung San Suu Kyi. E’ un film che insegna quanto poco sappiamo di queste popolazioni, ma soprattutto quanto è preziosa la nostra libertà. L’orchidea d’acciaio, così soprannominata, ha subito quasi venti anni di arresti domiciliari avendo la sola colpa di voler ridare al suo popolo la libertà. Una donna determinata come poche al mondo. Un’emozione continua, dall’inizio alla fine del film. Una vita difficilissima, dura.

Scheda:

Regia: Luc Besson

Attori: Michelle Yeoh, David Thewlis, William Hope, Sahajak Boonthanakit.

Produzione: Europa Corp., France 3 Cinéma, Left Bank Pictures.

Distribuzione: Good Film.

Il trailer:

Molto forte, incredibilmente vicino.

Molto Forte, incredibilmente vicinoE’ un film fantastico. Molto commovente, nel cast ci sono Sandra Bullok e Tom Hanks, ma l’oscar (del film) va al giovane Tomas Horn. Un bambino di dodici anni, al massimo, che con la sua recitazione ha saputo darmi dell’emozioni fortissime. Bravo dall’inizio alla fine. Saggiamente accompagnato da colleghi di enorme esperienza. La storia, tratta dal romanzo omonimo di Jonathan Safran Foer, è ambientata a New York. La New York post 11 settembre. La commovente ricerca di un bambino di origini ebree, Oskar, che ha ritrovato una chiave lasciata dal padre morto del disastro delle Twin Tower. In questa ricerca impossibile Oskar affronta e libera tutto se stesso. A partire da alcuni lati del suo carattere: intelliggenza, testardaggine e metodo. Immaginate cosa possa significare, in una città come New York, avere una chiave e cercarne la serratura. Il bambino, riscopre i rapporti con chi gli sta intorno, ma soprattutto, pian piano combatte le sue paure. Paure che normalmente albergano in un bambino in età preadolescenziale, ma che sono state acutizzate dalla perdita, improvvisa e violenta, del papà . Guardando questo film, ho molto pensato al mio rapporto con mio figlio, e mi ha aperto anche la finestra dei ricordi, ammesso e non concesso che si fosse mai chiusa, facendo riemergere quelli di mia mamma. Non esistono spiegazioni o argomentazioni logiche quando si perde qualcuno che amiamo, ma forse questo film ci consegna una chiave. Sta a noi andare a cercare la serratura giusta.

Scheda:

Film USA 2011

Regia: Stephen Daldry

Attori: Tom Hanks, Thomas Horn, Sandra Bullok, Zoe Caldwell, Viola Davis.

Produzione: Paramount Pictures, Scott Rudin productions, Warner Bros Pictures.

Distribuzione: Warner Bros.