Il golf tra Renzi e Berlusconi.

Fidel-Castro-e-Che-Guevara-giocano-a-golfDi tutto questo bailamme di voci, notizie, e scandali, relativamente all’incontro tra Renzi e Berlusconi, a me è rimasta una sola cosa: la foto di Fidel Castro e Che Guevara che giocavano a golf. La foto è stata scattata con una Leica, la mitica Leica, da Alberto Korda. Quest’ultimo è stato un fotografo molto famoso per l’epoca, che ha contribuito a far divenire un’icona Ernesto Che Guevara. L’idea di fondo di Castro era quella di rispondere al Presidente Eisenhower, che con la scusa di una partita a golf, non incontrò il leader maximo. In seguito Castro usò il golf come segno distensivo verso JFK, dopo il problema dei missili a Cuba. C’è molto mistero dietro quelle foto, ma la mia personalissima idea però è che Fidel aveva bisogno di rendere il suo regime un po’ più borghese, di avvicinarlo un po’ ai già vicini Stati Uniti. Sotto questa foto è avvenuto l’incontro tra Renzi e Berlusconi, che, personalmente reputo doveva essere fatto. Che piaccia o no, e a me non piace, ma Silvio Berlusconi è il leader del maggior partito di opposizione, e come tale va incontrato e bisogna confrontarsi con lui. Mi auguro che, alle prossime tornate elettorali, si possa fare a meno di parlare con un leader condannato, oltre che pregiudicato.

Processo alla morale.

Berlusconi condannatoIn questi giorni, la nostra nazione, i nostri notiziari, i nostri dibattiti, e anche le chiacchiere tra amici, hanno come riferimento la sentenza Berlusconi. Sette anni di carcere e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. L’Italia è divisa tra: giusto o sbagliato; poco o troppo; sinceramente sono scarsamente interessato all’argomento. O meglio, sono scarsamente interessato a che fine farà il cavaliere. Berlusconi non mi è simpatico, e nella sua vita ha avuto una serie infinita di benefici, e dove non li aveva è stato legiferato per ottenerli. Sono innumerevoli le leggi ad hoc che sono state commissionate dai suoi numerosi galoppini. Tutti benefici che, noi cittadini comuni, non ci sogneremo mai. Ha avuto una quantità incredibile di processi prescritti, grazie ad artifici legali. Ha una ex moglie a cui versa 3.000.000,00 (tremilioni) di euro al mese. Circa 100.000,00 (centomila) euro al giorno, dipende dal mese. E non crederò mai che questi denari sono dovuti alla signora Veronica, per mantenere il suo status. Sono soldi che il cavaliere è stato “costretto” a pagare, altrimenti chissà quante cose in più avremmo saputo. E’ un importo troppo grande, al limite dell’assurdo, ma che Berlusconi paga, e, al di la di qualche battuta, lo fa in silenzio. Ma tornando ai fatti attuali, la mia idea è che è chiaro a tutti che ad Arcore si facevano i festini. Non ci vuole un giudice o un illuminato. Se poi li ha fatti con delle minorenni, beh questo è un reato. Non è normale chiamare in questura ed utilizzare gli enormi poteri che il Presidente del Consiglio ha nel nostro paese, ed intercedere per far rilasciare una minorenne che partecipava a questi festini. Vogliamo poi parlare del parlamento Italiano, che per tre sedute si è trovato a dibattere se Ruby fosse, o meno, la parente di Mubarak? Non si mette nel consiglio regionale della Lombardia, una igenista dentale procace, solo perché, anch’essa, partecipava ai suddetti festini. Non parliamo poi delle “olgettine”, che, ancora oggi, percepiscono, per loro stessa ammissione, oltre duemila euro al mese. Secondo me, nei sette anni di condanna, Berlusconi non paga solo il reato commesso, ma l’aggravante che i suoi reati li ha commessi da Leader di un paese come l’Italia. In altri paesi dove l’opinione pubblica ha un peso, conta qualcosa, non avrebbe potuto governare tutto questo tempo. In quel periodo, leggendo la stampa straniera eravamo la barzelletta d’Europa, del mondo. Dipinti come un popolo di burattini, manipolati dal burattinaio Berlusconi. L’interdizione dai pubblici uffici poi è la riprova che la dignità dell’Italia, non può essere calpestata da un venditore di piazza arricchito ed arrapato. Secondo me Berlusconi ha pagato, anche e non solo, il comportamento irriverente e per nulla rispettoso del ruolo che aveva. Tutti noi pagheremo, ancora per lungo tempo, questa sua modalità comportamentale tutta legata al Berlusconismo. Nella sua bravura mediatica e comunicativa, è riuscito a spostare il didattito non sul merito delle cose, ma è riuscito ad abbassare il livello, come se fossimo all’osteria o al bar: “meglio trombarsi un trans, oppure una prostituta?. Ci ha imposto, anche grazie ad una legge elettorale fatta da un suo governo, personaggi politici del calibro della: Carfagna, Minetti, Gelmini, quest’ultima famosa per il tunnel che andava dal Cern, in Svizzera, al Gran Sasso in Abruzzo. Secondo me Berlusconi sta pagando tutto questo. E mentre lui si trova a pagare questo, noi ci troviamo a dover pagare le tasse. Una quantità di tasse incredibile. Ognuno i suoi problemi. Lui si risolva i suoi, e so che li risolverà benissimo, noi dovremo risolvere i nostri. E non saranno pochi.

Marini Presidente, non mi piace per niente.

Bandiera ItalianaNon c’è niente da fare. Reputavo Bersani una persona capace, molto colta e per bene. L’ho molto apprezzato nel suo lavoro (incompiuto) come ministro. Ha iniziato una fase nuova, quella delle liberalizzioni, che poi nessuno ha avuto il coraggio di proseguire. Soprattutto chi fregia del titolo di liberale. Ma quelli erano altri tempi. Non aveva ancora le mani sporche dalla politica. O almeno non le aveva così sporche. Da segretario di partito non è riuscito a fare nulla di buono. E’ riuscito a perdere le ultime elezioni, e sembrava impossibile perderle. Ha ceduto almeno dieci punti a Berlusconi, che sembrava sconfitto prima d’iniziare la campagna elettorale. Non ha permesso a Renzi di prendere in mano il centro sinistra per dare una reale svolta alla politica e, forse, al nostro paese. Il risultato delle ultime elezioni, mi sembra molto chiaro. Gli Italiani hanno detto, in modo chiaro e netto: basta con il vecchio, basta con il passato. Facce nuove, modalità nuove. Grillo, il grande vincitore dall’ultima tornata, lo ha fatto dando delle spallate al sistema, e la gente lo ha premiato. E Bersani cosa fa? Candida Franco Marini. Il vecchio che nessuno vuole più, se non Bersani stesso, e Berlusconi. Marini, che non ha passato la tornata elettorale come senatore in Abruzzo, si ritrova ad essere riciclato per il quirinale. Quindi da un lato gli italiani bocciano un politico, e la politica lo ritira in ballo. Non si riesce, in questo paese, a fare scelte coraggiose. E intanto l’Italia muore. Muore di se stessa.

Renzi si avvicina. Si ma a chi?

Matteo RenziA sentirlo paralre, sembra più un adepto del movimento 5 stelle, a vederlo un pensatore di destra, nel muoversi non ricorda assolutamente uno di sinistra. Per vedere cenni di PD, bisogna andare leggere la sua tessera di partito. Questo non è propriamente una colpa, anzi. Oggi ho letto che, Matteo Renzi, ha dichiarato che: abolire il finanziamento pubblico dei partiti sarebbe un atto di serietà. Ritengo proprio che questo punto, abbia dato all’Italia l’abbrivio verso il declino. Infatti, la gestione dei soldi pubblici ha fatto si che i partiti, ricche fabbriche senza produzione di PIL, non avessero problemi di soldi. La gestione dei fondi è stata affidata, molto spesso, a persone poco inclini al rispetto del comune senso civico, e soprattutto senza la memoria dell’origine di quei soldi (tasse). Questo connubio di caratteristiche ha creato la miscela simile a quando,  ad esempio, a gestire la ricchezza di una famiglia, ci si mette un rampollo che non ha la minima idea di come quei soldi siano capitati nelle sue mani. Non ha l’idea dei sacrifici che occorrono per generarli. Quasi sempre il risultato è lo sperpero. Così è capitato ai partiti. L’atto di serietà, citato da Renzi, ma anche prima da Grillo, starebbe nel dichiarare che questo sistema non ha funzionato. La conseguenza dovrebbe essere l’abolizione, e lo studio di un nuovo meccanismo sul come finanziare i partiti politici. In questo senso, Grillo docet. Quest’ultimo ha dimostrato che per far politica bastano pochi soldi, e i risultati possono essere sorprendenti. Altro punto in comune di Renzi, con il comico genovese è la rivoluzione generazionale. Io pagherò la pensione a mio padre. Ma i miei figli non saranno in grado, sempre per colpa di quei padri, di pagarla a me. E’ un altro sistema che ha fallito, e la saggezza dell’anziano dovrebbe fargli capire che, sarebbe ora, di farsi da parte. Renzi ha provato, in un partito vecchio e super-strutturato ha togliere il vecchiume. Ha scelto la strada più difficile, ma forse l’unica che aveva. Ha provato ad aprire le finestre per far entrare un pò d’aria nuova nelle stanze del potere del PD, ma non c’è riuscito, o forse non c’è riuscito fino in fondo. Nel PD, tutti pensavano che sarebbero state elezioni facili da vincere, e non hanno voluto cambiare niente. Ecco il risultato: Grillo che cattura una marea di scontenti e di giovani, e Berlusconi che resuscita dall’aldilà. Ora tutti vedono a Renzi come quello che dovrebbe togliere le castagne dal fuoco. Un fuoco che nel frattempo si è fatto altissimo, e il rischio di scottarsi, è quasi una certezza. Ancora non hanno capito che, del nostro futuro, non può parlare chi, certamente, non ci sarà più. Questa situazione di stallo, con tutto quello che ne consegue, non potrà essere decisa se non con altre elezioni. Solo allora Matteo Renzi potrà provare, entrando dalla porta principale, a guidare quel centro sinistra che, sempre meno gli somiglia, e che sempre di più dovrebbe farlo. Io nel frattempo attendo, e rimango a guardare.

Una domanda da cittadino comune.

San Raffaele MilanoDa stamattina ho una domanda che mi ronza in testa. Ma se ricevo la visita fiscale, e scoprono che non ho niente. Cosa mi succede? Probabilmente, se a mandarmela è il mio datore di lavoro, rischierò il posto. Ma se a mandarla è un giudice? Se la mia bugia non ha permesso ad un collegio di giudicarmi come imputato? Ritengo che, a me cittadino normalissimo, bene che mi va, mi arrestano. Ed il processo che, sempre come cittadino normale, avevo in corso, potrebbe subire una certa scossa negativa. E se a farlo è un uomo politico, ricco e potente? Se la scusa è una banale congiuntivite simile, per altro, a quella che il mio socio e collega ha da oltre un anno e non ha saltato un giorno di lavoro? Faccio sempre fatica a capire che popolo siamo. Dopo venti anni di prese per il culo, c’è ancora chi vota Berlusconi. Questa è l’ennesima chicca che ci ha riservato questo signore così distinto e così sempre innocente. Quasi un italiano su tre lo ha votato alle ultime elezioni. Non è bastato tutto quello che ha fatto, e che ci ha fatto. Forse è proprio vero che ci meritiamo tutto quello che ci sta capitando! Meditate gente, meditate. Un complimento anche ai medici: complici e corrotti.

La gente inizia a sparare.

BerettaSono rimasto molto scosso da quello che è successo a Perugia qualche giorno fa. Qualcuno ha etichettato quel giovane suicida come: un insofferente, un malato, un pazzo. Io invece addebito questa tragedia ad uno stato di cose, che sta diventando, per molti, insostenibile. Mi dispiace che, oltre al suicida, ci sono andate di mezzo due impiegate della Regione Umbria. Siamo in una brutta situazione, e ci siamo da troppo tempo oramai. La gente è stanca, e soprattutto non vede la fine del tunnel. Tanti gli scandali, soprattutto nelle nostre istituzioni, e le Regioni, Lazio e Lombardia in testa, non ne sono esenti. Si dice che a scatenare la furia dell’omicida/suicida ci sia stato il mancato rinnovo di un fondo regionale. Quando c’è tensione nell’aria, il rischio che la situazione diventi rovente è molto alto. Per non parlare poi, purtroppo, del rischio di emulazione. Mi auguro che questo ennesimo segnale di pericolo che il popolo Italiano sta lanciando, venga recepito dalla nostra classe dirigente. Mi auguro altresì che i nostri politicanti: da Bersani a Grillo passando per il “ciecato” Berlusconi, smettano di litigare, ed inizino a fare il bene dell’Italia e degli Italiani. Sono sicuro che questi estremi gesti d’intolleranza, o di disperazione, saranno azzerati.

Sconcerto e paura.

Elezioni 2013La premessa che faccio è che, in questo momento, la nostra vita non è più indipendente dalla politica della nazione. In questo momento le decisioni che prendono questi signori, possono significare la sopravvivenza, sociale di ognuno di noi. La nostra dignità di uomini, rischia di essere messa in discussione da signori che hanno perso il senso della realtà. Volgio condividere tutto il mio sconcerto e la mia paura. Ho sentito le prime dichiarazioni dei leader politici. L’ipotesi che sembra prendere piede è quella di una coalizione PD-PDL. Ma come è possibile? Non è possibile tornare alle urne, non è possibile governare, abbiamo un paese bloccato. Intanto la borsa perde il 4,5%, e lo spread sale in picchiata. La colpa di tutto ciò è di una legge elettorale sbagliata, fatta da un governo di centro destra, che non rientrava nelle urgenze da rivedere del centro sinistra. Quindi, per me, entrambi e parimenti responsabili e colpevoli. Del resto, il PD, danneggiato in passato da questa legge, pensava di avvantaggiarsene questa volta. A me sembra talmente evidente che gli Italiani, da un lato hanno fatto pagare al centro sinistra, ma in particolare alla sinistra (SEL non vince neanche in Puglia), la totale assenza di programmi, di progettualità. Ed hanno fatto pagare a Monti e a chi lo appoggiava, la presa in giro del governo tecnico. Io ero uno di quelli che, riteneva Monti, un uomo serio, e super partes. Mi sbagliavo. Ha fatto dei danni dai quali difficilmente ci rialzeremo, con la scusa della crisi, dei sacrifici, dell’Europa, dello spread. Nel contempo, Berlusconi, (sarà un caso), ha vinto in tutte quelle regioni con forte ingerenza malavitosa. Ora questa situazione d’ingovernabilità effettiva, getterà l’Italia in un periodo ancora più nero di quello che abbiamo passato. L’elezioni, che da molti erano viste com un momento di speranza, di possibile rinascita, rischiano di diventare il calcio che ci getterà, definitivamente, nel burrone. Grillo intanto, mentre esulta per il (giusto e meritato) successo, dichiara che tra otto mesi si riandrà al voto. Otto mesi sono tanti, forse troppi, per questa Italia e la sua attuale situazione: economica, occupazionale, e, soprattutto, con una pressione fiscale che, come cittadini e come aziende, non possiamo più permetterci. Da qui la mia paura. La coalizione di centro sinistra ha vinto alla camera, ma non al senato. Movimento 5 Stelle è il primo partito d’Italia. Forse a quest’ultimo spetterebbe la responsabilità di governarci in questo momento. Il mandato popolare è chiaro. La politica, gli apparati di partito, non sono più rappresentativi dei cittadini. Forse la vera rivoluzione, quella iniziata da Grillo, e i suoi, dovrebbe essere recepita da tutti i partiti. Questi ultimi dovrebbero, per senso di responsabilità, lasciare spazio al nuovo e mettersi a disposizione, se davvero hanno a cuore il bene del paese. Napolitano, coraggioso nell’aprire la crisi del governo Berlusconi, e proporre Monti, dovrebbe essere altrettanto coraggioso e provare a lanciare il cambiamento in campo. Magari incaricare lo stesso Grillo. E’ incredibile che: Bersani abbia vinto, Berlusconi abbia vinto, Grillo abbia vinto, e non sono in grado di dare un governo a questo paese. Un paese che decisamente lo merita.

Uno Stato alla deriva.

Elezioni 2013Tutto potevo immaginare tranne il risultato uscito dalle urne fino a questo momento. Una maggioranza alla camera per il centro sinistra, mentre un’assenza di maggioranza al Senato. Ottima performance del Movimento 5 Stelle. Un Italiano su quattro, vogliono il cambiamento radicale predicato, oramai da anni, da Beppe Grillo. Pessima la performance PD-SEL, che non sfonda. La domanda sorge spontanea: se ci fosse stato Renzi? Forse si sarebbe stato un altro film. Ma con i se, e con i ma non si va da nessuna parte, o, dico io, si consegna il paese, di nuovo, a Berlusconi. Che non si capisce, dopo tutto quello che ha combinato, riesce a convincere. Non so chi, non so cosa, ma ha di nuovo vinto, impedendo a Bersani di salire a Palazzo Cighi. Sono seriamente preoccupato.   Per mesi i problemi, quelli veri, non solo non verranno risolti, ma neanche affrontati. Penso alla disoccupazione, all’economia, alla tassazione che abbiamo, al rilancio delle piccole e medie imprese, ai padri di famiglia che non ce la fanno più ad andare avanti. Spero in un gesto di responsabilità. Me lo auguro.

Egregio Presidente Berlusconi…

lettera al Presidente Berlusconi

lettera al Presidente Berlusconi

…mi permetto di scriverLe questa missiva per ringraziarLa della Sua enorme disponibilità, ma possiamo farcela anche senza di Lei. Anzi, forse, senza di Lei ce la possiamo fare. Personalmente non ho ancora capito se: siamo sull’orlo del baratro, oppure stiamo già precipitando. In entrambi i casi il Suo ennesimo rientro in politica, ammesso e non concesso che ne fosse mai uscito, non ci aiuterebbe affatto. Nella prima ipotesi, penso che il Suo intervento possa portarci la spinta finale per iniziare a precipitare; nella seconda ipotesi, se la caduta fosse già iniziata, La prego, ci lasci  cadere in pace. Nel “quasi ventennio” nel quale, a fase alterne, ha governato, ci ha garantito: una graduale retrocessione, un impoverimento generale, una netta deriva morale. Ha utilizzato i palazzi del potere, non per far bene, ma per tamponare i Suoi problemi economici e legali,  e per aiutare i Suoi amici, ma soprattutto le Sue amiche. Grazie a Lei abbiamo avuto: la Minetti, Bondi, la Carfagna, la Gelmini, che ha dichiarato di aver speso 20 milioni di euro per un tunnel, mai costruito, dal CERN in Svizzera al Gran Sasso, oltre ad una serie di altri impresentabili. Con Lei abbiamo dovuto conoscere l’onta dell’isolamento mondiale. Era rimasta solo la Russia come paese nostro amico, grazie alle sue personali amicizie con Putin. Questa cosa la reputo molto singolare. Infatti, un uomo come Lei, che ha fatto della battaglia contro i comunisti e le sinistre il Suo cavallo di battaglia, stringe affari con Putin e la sua Russia, culla del comunismo mondiale. Potere del dio denaro. Tra i miei ultimi ricordi di questi anni, c’è anche la legge elettorale, che Lei, a Suo uso e consumo, ha provveduto a cambiare pochi giorni prima delle elezioni, per far si che Lei, e i suoi alleati, poteste vincere meglio l’elezioni che si sarebbero tenute dopo qualche mese. Questa legge elettorale, denominata “porcellum” resiste ancora oggi. Ricordo le tre sedute parlamentari nelle quali, circa 500 dei nostri onorevoli, hanno dovuto discutere se la marocchina Ruby era, o poteva essere, la nipote di Mubarak. Peccato che Mubarak sia egiziano. Mi viene in mente il suo baciamano a Gheddafi, e la tenda del rais a villa Pamphili. Mi ricordo il Suo arrivo al G8 in Germania, e la Merkel che ha dovuto, per protocollo, attendere Lei che finisse di parlare al telefono. La regina Elisabetta che Le chiede, in modo regale, di non urlare. Quando nei palazzi del parlamento Europeo ha dato del Kapò ad un Europarlamentare tedesco. MI ricordo di Biagi e di Montanelli. E putroppo la lista dei miei ricordi sarebbe infinita. Vede Presidente, noi Italiani non siamo così, almeno non tutti. Noi Italiani, non abbiamo bisogno, ulteriormente del Suo “aiuto”. E’ notizia di oggi che l’Italia è al 72° posto al mondo nella classifica dei paesi meno corrotti. Tre posti più in basso rispetto ad un anno fa.  Noi ci collochiamo a pari-merito con lo stato jugoslavo della Bosnia-Erzegovina, e con le isole dell’Africa equatoriale di Sao Tome e Principe, prima di noi il Ghana.

Questa lettera Presidente è per sollevarLa da questo impegno che Lei sente così pressante. Potrebbe dedicare il tempo, che Lei dedicherebbe al paese: per i Suoi nipoti, per i Suoi figli, per il Milan, oppure a fare del sano Burlesche a casa Sua ad Arcore.

La prego Presidente, desista da questo impegno, le garantisco che questa scelta desterebbe gratitudine da parte di tutti. Inoltre, se può aiutare a convincerLa, Bersani sta esultando del Suo possibile, e molto probabile, rientro in politica. Sarebbe l’unico modo per far vincere l’elezioni a quelle sinistre che Lei tanto aborra.

Stia tranquillo Presidente, possiamo fare a meno di Lei, ci lasci provare da soli, tanto peggio di così.

Distinti saluti.

Alessandro DG