La provenienza del nome è latina. Significa: “con riferimento alla sua femminilità“. Si perché noi nostra figlia l’abbiamo chiamata Andrea. Qualcuno ancora storce la bocca quando ci chiedono come si chiama, ma noi siamo felicissimi del nome che abbiamo dato alla nostra bimba. Anche Filippo all’inizio era un po’ scettico, anzi non gli piaceva proprio. Ma poi con il passare dei giorni, vedendo che quel nome era una bimba bellissima, era sua sorella, ha iniziato ad amarlo, come ama lei. Si perché lui ora è il fratello maggiore. Era il 21 luglio quando è nata Andrea, e mancavano pochi minuti a mezzo giorno (11:48). Oggi sono 21 giorni che sei nata. Tre settimane. Per me è un’esperienza insolita. Iniziare di nuovo con pannolini, poppate, notti in bianco e ruttini, non lo nascondo, un po’ mi preoccupava. Dovermi dividere tra fare il padre di un adolescente e il padre di una neonata, è una prospettiva che mi ha fatto passare parecchie notti a fissare il soffitto. Ma poi pensavo che una figlia fatta con la persona che si ama è il dono più bello che un uomo possa ricevere. E allora riprendevo sonno. Una figlia a 44 anni, ho scoperto in questi pochi giorni, ti rimette al mondo. Tutti i problemi che ho, che abbiamo. Tutto lo sporco della vita. Tutto quello che subiamo consapevolmente o inconsapevolmente, diventa improvvisamente sopportabile. Lo avevo dimenticato. I figli sono la cura per ogni male. Non sono un problema, sono la soluzione. Andrea mi sta aiutando a riscoprire tante cose e anche Filippo ne trarrà vantaggio. L’attenzione ai dettagli, ai momenti. Lo scorso week end Filippo è venuto a casa nostra, e mi sono riscoperto a sorridere mentre lo guardavo dormire. Ho passato delle ore guardandolo dormire da piccolo, e ne passerò tante anche con Andrea. Questa è una delle tante cose che Andrea mi ha fatto riscoprire. Cosa c’è di più bello che vedere i propri figli dormire. E’ l’essenza di tutto. Io lo avevo dimenticato. Il sonno è uno dei momenti in cui sono impotenti, sono indifesi, e un genitore ha la sensazione di poterli proteggere da tutto e da tutti. Certo che guardare una bimba di 52 centimetri e un bimbo di 180 ti fa una certa sensazione. Ma pensare che Andrea avrà anche lui, il fratello, mi rasserena. Sono proprio felice che sei arrivata piccolina mia. Sono felice perché la tua mamma è morta di fatica, tra le mille cose che deve fare, ma poi basta un tuo sorrisino, e tutta la sua stanchezza svanisce. Sono felice perché la fotografia che ho in mente da 21 giorni è quella di Filippo che ti prende in braccio, ti guarda con lo sguardo sognante e tu Andrea, non so quanto inconsapevolmente, ricambi quello sguardo con l’ammirazione che solo l’amore di un fratello riesce a darti. Sembrano le farneticazioni di un padre innamorato, ma non lo sono. Grazie Andrea per essere arrivata. Grazie da Mamma, Filippo e papà.
Archivio mensile:agosto 2015
Lettera a mio figlio.
Ciao figlio mio, ti scrivo perché ho paura delle tue paure. Non posso non constatare che sei un bimbo, o meglio un adolescente: sveglio, intelligente, sano e bello come il sole. Sono fiero di te. Qualunque padre sarebbe fiero di te. Sono fiero dei tuoi successi e sono fiero anche dei tuoi insuccessi. Non sono preoccupato quando cadi perché so che l’uomo che sarai saprà rialzarsi da solo. Sto facendo in modo che tu abbia questa forza. Pensa figlio mio che la preoccupazione che ho io, come padre, è quella di essere all’altezza del mio ruolo. Ricordati figlio mio, tutti cadiamo, tutti soffriamo, ma l’importante è sempre come ci si rialza. Io ci sarò sempre per te, ma te dovrai essere in grado di prendere di petto la vita, anche quando io non ci sarò più. Sono orgoglioso di te, e mi vanto con tutti, di quello che sei, di come sei. A volte penso anche di essere noioso. Spesso penso che sei anche troppo per me. Ti guardo e non capisco come abbia mai fatto la natura a farti proprio come io ti avrei voluto. Ho l’impressione, guardandoti, che sei proprio come ti sognavo quando eri poco più di un pensiero. Sei cresciuto. Quando mi capita di scorrere le tue foto mi sembra che il tempo sia volato, e che quel bimbo riccioluto e sorridente sia diventato il ragazzo alto, fiero e forte che oggi ho davanti, sia diventato così in un giorno. So che dentro hai tante di quelle potenzialità, che per esprimerle dovresti vivere cinque vite. Spero solo che te ne renda conto fino in fondo. Ora stai entrando in un’età particolare. Stai iniziando ad affrontare la vita con tutte le sue sfaccettature. Quelle belle e quelle brutte. Stai iniziando ad avere i primi problemi: il brutto voto, la materia che non entra proprio in testa, la ragazza di cui pensi essere perdutamente innamorato, quello che pensavi essere un tuo amico che ti tradisce per niente, il voler assecondare le aspettative di chi ti vuole bene. Dovrai subire ancora tante delusioni. Dovrai vivere ancora tante gioie. Ma se oggi i problemi ti sembrano montagne insormontabili, domani, riguardandoli, ti sembreranno sassolini che ti sei tolto dalle scarpe. Sei nell’età in cui fuori sei un adulto, ma dentro vorresti ancora credere a babbo Natale. Amore mio la vita è bella.
E’ bella anche nelle sue difficoltà. Ma papà ci sarà. Se un giorno avrai voglia di piangere, io sarò li a raccogliere le tue lacrime. Se avessi voglia di parlarmi, di raccontarmi quello che provi, io sarò li ad ascoltarti. Il mio amore per te non potrà mai essere meno dell’infinito. L’infinito è l’unità di misura di quanto un genitore ama il proprio figlio. Avere un’altro figlio, per un genitore, significa che l’infinito si moltiplica. Non devi avere paura figlio mio. Perché le tue paure sono le mie. Avere una sorella non sarà mai una sottrazione. Avere una sorella, per chi ha il tuo cuore, sarà una moltiplicazione. Ti voglio bene figlio mio, e te ne vorrà tanto anche tua sorella. Devi ricordarti solo questo, tutto il resto non ha importanza.
Ricapitolando…
di Anna Mazzitelli
Sono passati circa otto mesi da quando abbiamo aperto questo blog, e nel corso di questo tempo molte persone hanno scritto, sia nei commenti, sia in privato alla mail del sito, per raccontarci le loro esperienze e per domandarci di pregare per loro.
Ho deciso di ricapitolare tutto in un unico post, che potrebbe anche diventare una pagina fissa del sito, perché mi capita di pregare per alcune persone dimenticandone altre, perché a tutti noi capita di provare più affinità verso qualcuno, di sentire le esigenze di certe persone vicine alle proprie, e quindi di avere a cuore certe richieste più di altre.
Cercherò di fare una scansione temporale delle richieste, e mi scuso in anticipo se me ne dimenticherò qualcuna, ma vi invito a ricordarmele, a insistere e anche ad aggiungere altre intenzioni e richieste qui sotto, in modo che siano tutte raggruppate e sia più…
View original post 1.221 altre parole