Oggi è il giorno della memoria, un giorno particolare, di atroci ricordi, per milioni di persone. Un popolo che ha dovuto subire un eccidio senza motivo. Tanti addebitano questa pagina nera della nostra storia, ad un problema politico, altri ad un problema economico, io personalmente lo addebito ad un connubio micidiale: l’imbecillità di poche menti, e l’effetto gregge. Tanti caproni senza cuore hanno seguito queste teste matte. Il razzismo, l’ingiustizia non ha colori, non ha credo politico, non ha un reale motivo di esistere. Esiste semplicemente. L’uomo non nasce per uccidere i propri simili. Non è nel nostro DNA. Qualche difetto di fabbrica, genera menti deviate. E’ il caso di queste triste vicende. Menti che funzionano non possono ordire i campi di concentramento. Menti che funzionano non possono ordire le foibe. Menti che hanno un cuore, non possono pensare di voler sterminare un popolo intero. Io vi sono vicino. Io sono vicino a tutte quelle vittime innocenti della follia umana. Ovunque vi troviate, chiunque sia il vostro Dio, possiate riposare in pace. Basta solo un secondo per ricordare, e far si che queste atrocità non vengano perpetrate di nuovo.
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Grazie ragazzi…
Di certo non sono mai stato un grande sponsor della partecipazione della nostra nazionale ai campionati Europei. Il calcio scommesse, la crisi, mi hanno fatto pensare che dare un segnale duro, chiaro, forte, potesse scuotere le coscienze. Nonostante ciò, ieri ho guardato la finale, ho sofferto, e mi sono arrabbiato di aver perso. Mentre tornavo, silenzioso, in macchina dopo la partita, mi è venuta in mente una vecchia citazione di Churchill: gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. Ora, Churchill non mi è mai stato troppo simpatico, ma gli andava riconosciuto un bel cervello e una discreta sagacia. Questa citazione ci descrive incredibilmente bene. Ieri sera, ma in tutto il cammino che la nostra nazionale ha fatto in questa competizione, ci siamo dimenticati di: spread, disoccupazione, IMU, tasse e conti correnti. Abbiamo sognato insieme, accomunati dal sogno di vincere qualcosa. Anzi, a dirla tutta, che ieri Monti fosse a vedere la partita un po’ mi ha scocciato. Come se mi si volesse distrarre dalla distrazione. Non vorrei spendere tante parole, ne entrare nel vortice della retorica, ma nel giorno in cui la Lega Nord ha fatto il suo congresso, ribadendo la volontà di staccarsi dall’Italia, io mi sento ancora di più Italiano, e ringrazio questi ragazzi che si sono battuti per i nostri colori. Siamo partiti che non dovevamo passare neanche la prima fase, siamo arrivati in finale. Questo dimostra che, anche quando tutto è perduto e sembra impossibile, si può riuscire a cambiare le cose. Non abbiamo perso l’Europeo, siamo arrivati secondi! Onore ai vincitori, che hanno giocato benissimo, sicuramente meglio di noi, ma bravi i nostri ragazzi.
Germania fuori dall’Euro (2012)
Sono sempre più convinto che la nostra nazionale di calcio rappresenta appieno come siamo nella vita. Noi Italiani siamo proprio così. Quando tutto sembra perduto, troviamo delle forze, delle risorse, che non sapevamo di avere. Ieri sera abbiamo visto una bellissima nazionale, un bellissimo calcio. Continuo a ritenere che gran parte del merito sia d’attribuire a Cesare Prandelli. Ha saputo creare un gruppo nuovo, dargli delle motivazioni, rendendolo vincente. Inutile fare un commento sulla partita di ieri: l’Italia è stata superiore, a tratti incontenibile, la Germania ha subito il nostro calcio, dal primo al novantesimo minuto. Lo dicevo da prima della partita di ieri: secondo me la Germania era sopravvalutata. Sicuramente una bella squadra, ma niente a che vedere con il Portogallo o la Spagna. Anche ieri sera abbiamo visto un centro campo Italiano sontuoso, con Pirlo, De Rossi e Montolivo, a dettare trame e geometrie, una difesa impenetrabile, magistralmente gestita dal Gigi nazionale, ed un attacco, che non è ancora il nostro punto forte. Balotelli si è bel comportato, ma il bilancio del suo europeo, a mio avviso, è ancora deficitario. Ha fatto due bei goals, ma si è fatto inutilmente ammonire per fare, ancora una volta, il bimbetto dispettoso. Un’ammonizione così, in una competizione come l’Europeo è da evitare assolutamente, in quanto rischia di far rimanere la squadra in 10. Un’altra nota negativa rimangono le tante occasioni sfumate. Continuiamo a produrre tanto, e a vanificare troppo. Ieri, a dir il vero, ci si sono messi anche i centrocampisti. Marchisio, che di solito è molto freddo davanti la porta, ha divorato due occasioni facilissime. Anche Di Natale, non è riuscito a mettere il marchio di qualità sulla sua prestazione. Nel complesso però siamo riusciti ad andare avanti. La rabbia di Buffon, alla fine della partita, va decodificata ed elaborata. Un giocatore come lui, messo sotto stress dai noti fatti delle scommesse (va detto che non è indagato), ha una reazione come quella, solo perché vuole portare a casa il risultato. Solo perché tiene a questo Europeo. Sono d’accordo con lui quando dice che non si può rischiare, come abbiamo fatto con l’Inghilterra, ed in parte ieri, di dominare la partita e prendere un goal sul finire. Ieri i tedeschi avrebbero potuto, del tutto immeritatamente, riaprire l’incontro. Sul due a due, noi saremmo crollati psicologicamente e tutto sarebbe stato difficile. Ma comunque godiamoci questa vittoria, godiamoci questo caldo week end che ci separa dalla finale, e speriamo di “matare” questi spagnoli. Grazie ragazzi, continuate a farci sognare.
Pronti, partenza, via…partono gli Europei…
Sono iniziati gli europei di calcio. In questo scorcio d’inizio estate sportivo, che ci consegnerà anche le olimpiadi di Londra, sembra quasi che il calcio non sia più lo sport nazionale del nostro paese. Forse tutti gli scandali legati al calcio scommesse, che ha portato in carcere qualche autorevole giocatore, e gettato un’ombra su dirigenti e allenatori; forse vedere che questi miliardari ventenni, coccolati e viziati, sono capaci solo di fare i capricci, andare ad escort e non hanno nessuna voglia di fare quei sacrifici che tutti noi stiamo facendo. In altri tempi, alla proposta del nostro primo ministro, di sospendere il calcio per tre anni, ci sarebbe stata una sommossa di popolo, una rivoluzione. Nulla di tutto questo invece, anzi si è aperto un dibattito che non dava come impopolare il pensiero di Monti. Tutt’altro, tanto che il commissario tecnico della nazionale, Cesare Prandelli, è stato costretto a fare una provocazione, che ha avuto più l’aria della brutta figura. Ha dichiarato che se qualcuno lo desiderava, lo avesse ritenuto opportuno, la nazionale sarebbe stata pronta a ritornare a casa, senza disputare il campionato europeo. Anche in quel caso, nessuna levata di scudi. Se fossi stato il Cesare nazionale, forse qualche pensiero lo avrei fatto. Ritengo il nostro CT una persona intelligente, e sicuramente lo avrà fatto, e proprio questo pensiero lo ha portato a far visitare ai nostri ragazzi il campo di concentramento di Auschwitz. Un gesto che sicuramente avrà fatto riflettere i nostri ragazzi sul quanto sono fortunati. Un altro dato interessante è che le partite del primo giorno di Europeo non hanno avuto lo share previsto, sia in Italia che all’estero. Tutto ciò concorre a dare, a mio avviso, un sapore diverso a questa competizione, che ci ha visti quasi sempre protagonisti. Pensando a mio cognato che oggi prenderà l’aereo per andare a vedere Italia – Spagna, in Polonia, mi è venuta in mente la vignetta di Charlie Brown che ho postato. C’è stata la possibilità di andare con lui, un nostro amico ha dovuto rinunciare all’ultimo momento per dei seri motivi, e la risposta che ho dato è, più o meno, quella di Snoopy. In questo momento dove abbiamo bisogno di segnali forti e puliti, di gesti coerenti con il momento storico, la nazionale passa in secondo ordine.
Certo è che se i nostri ragazzi dovessero andare avanti, da buoni Italiani, ci ritroveremo uniti nel supportare gli azzurri. Ma sino a quel momento, ammesso e non concesso che ci sia, tutti noi, sembra che, abbiamo altro a cui pensare. Una piccola curiosità statistica, le ultime due vincitrici degli europei sono state: Grecia e Spagna. Entrambe hanno le loro economie in dissesto, la Grecia rischia, anzi sembra certo, l’uscita dalla zona Euro; la Spagna, chiederà, forse entro oggi, aiuto alla banca centrale Europea, o al fondo salva stati, per ridare liquidità alle banche, entrate in crisi dopo la bolla edilizia. Visti questi precedenti, forse, converrebbe che questo europeo lo facciamo vincere a qualcun’altra. Ma mentre ci pensiamo, “FORZA AZZURRI”!!!