Quando ho letto i titoli di coda, sono rimasto sbalordito. Il regista di un film così carico di passione, di sentimento è Luc Besson. Un bravo regista che ha dato prova delle sue qualità artistiche, oltre che umane. Con una bellissima fotografia, che rende il giusto omaggio alla bellezza del luogo dove è ambientato, si racconta la storia di: Aung San Suu Kyi, premio nobel per la pace nel 1991 e leader del movimento che da oltre un ventennio sta combattendo la tirannia in Birmania. Questo film narra la storia vera di questa donna fantastica che, grazie anche ad una famiglia fantastica, cerca di combattere senza violenza, la dittatura del generale Ne Win, salito al potere dopo un colpo di stato nel quale perse la vita il padre di Aung San Suu Kyi. E’ un film che insegna quanto poco sappiamo di queste popolazioni, ma soprattutto quanto è preziosa la nostra libertà. L’orchidea d’acciaio, così soprannominata, ha subito quasi venti anni di arresti domiciliari avendo la sola colpa di voler ridare al suo popolo la libertà. Una donna determinata come poche al mondo. Un’emozione continua, dall’inizio alla fine del film. Una vita difficilissima, dura.
Scheda:
Regia: Luc Besson
Attori: Michelle Yeoh, David Thewlis, William Hope, Sahajak Boonthanakit.
Produzione: Europa Corp., France 3 Cinéma, Left Bank Pictures.
Distribuzione: Good Film.
Il trailer: