E’ un film fantastico. Molto commovente, nel cast ci sono Sandra Bullok e Tom Hanks, ma l’oscar (del film) va al giovane Tomas Horn. Un bambino di dodici anni, al massimo, che con la sua recitazione ha saputo darmi dell’emozioni fortissime. Bravo dall’inizio alla fine. Saggiamente accompagnato da colleghi di enorme esperienza. La storia, tratta dal romanzo omonimo di Jonathan Safran Foer, è ambientata a New York. La New York post 11 settembre. La commovente ricerca di un bambino di origini ebree, Oskar, che ha ritrovato una chiave lasciata dal padre morto del disastro delle Twin Tower. In questa ricerca impossibile Oskar affronta e libera tutto se stesso. A partire da alcuni lati del suo carattere: intelliggenza, testardaggine e metodo. Immaginate cosa possa significare, in una città come New York, avere una chiave e cercarne la serratura. Il bambino, riscopre i rapporti con chi gli sta intorno, ma soprattutto, pian piano combatte le sue paure. Paure che normalmente albergano in un bambino in età preadolescenziale, ma che sono state acutizzate dalla perdita, improvvisa e violenta, del papà . Guardando questo film, ho molto pensato al mio rapporto con mio figlio, e mi ha aperto anche la finestra dei ricordi, ammesso e non concesso che si fosse mai chiusa, facendo riemergere quelli di mia mamma. Non esistono spiegazioni o argomentazioni logiche quando si perde qualcuno che amiamo, ma forse questo film ci consegna una chiave. Sta a noi andare a cercare la serratura giusta.
Scheda:
Film USA 2011
Regia: Stephen Daldry
Attori: Tom Hanks, Thomas Horn, Sandra Bullok, Zoe Caldwell, Viola Davis.
Produzione: Paramount Pictures, Scott Rudin productions, Warner Bros Pictures.
Distribuzione: Warner Bros.