Riot, la mia grossa riserva morale.

RiotUna star-up ha creato un’App, per Android, che, sotto forma di videogioco, simulerà varie rivolte e manifestazioni violente, realmente accadute. Si potrà prendere parte: alle manifestazioni Egiziane di Piazza Tahir, dove non si contano i morti; a quella Romana di Piazza San Giovanni, dove è stata messa a ferro e fuoco una città. Un gioco che permetterà agli utenti di scegliere da che parte stare. Si potrà essere manifestanti, o forze dell’ordine. Il capo progetto è un fiorentino ventiseienne, di cui non voglio fare il nome per evitare inutile pubblicità. In passato ci sono stati giochi che hanno permesso di modificare il ruolo del giocatore. Ci sono stati giochi che, planando sulle comuni usanze e inserendo una visione nuova, hanno dato l’opportunità di vestire i panni, anche, del cattivo. Quando io ero bambino, non avrei mai voluto vestire i panni di Vega. Quando giocavo, avrei sempre voluto essere Goldrake. Quando si giocava con i soldatini, nessuno voleva fare mai il tedesco, mentre c’era la fila per essere gli americani. Figuriamoci fare la parte del manifestante, in una manifestazione, in cui ci sono anche stati dei morti. Manifestare è lecito, ma non si deve mai trascendere. Io sono contro gli eccessi della polizia, ma anche contro quei manifestanti che vanno alle manifestazioni essendo portatori malsani di violenza. Non sopporto poi che, con la scusa della libertà, si scherzi, o meglio si giochi, su argomenti che possano fomentare violenza, o esacerbare gli animi. Personalmente, di giochi come questi, ne vieterei l’uscita. Non vorrei mai vedere mio figlio giocare con questa App, ne tantomeno penso che qualche software house, per farsi un po’ di pubblicità, debba far uscire giochi così potenzialmente pericolosi. Se ci fosse qualche altro morto, quale coscienza dovrebbe scuotere?

Playstation 4.

Playstation 4Dopo qualche rumors, dopo qualche indiscrezione, stasera dovrebbe essere annunciata, a New York, l’uscita della nuova Playstation 4. Probabilmente in estate, Sony metterà in vendita la nuova consolle, ad un costo indicativo di 40.000 Yen (320,00€ circa). Molte le novità, molti i miglioramenti, ma al centro della nuova idea di Sony c’è la nuvola. Infatti, grazie alle tecnologie della statunitense Gaikai, acquistata la scorsa estate dalla stessa casa nipponica, gli utenti potranno interagire utilizzando le nuove logiche di cloud computing. Ovviamente non poteva mancare il collegamento con Internet, ed una interazione migliorata con i maggiori social network (Facebook e Twitter). Non si capisce ancora se i videogiochi della Playstation 3 saranno leggibili dalla nuova consolle.

Ruzzle, una simpatica epidemia.

RuzzlePoco prima di Natale, un mio amico, Filippo, mi ha invitato a giocare a Ruzzle. Io sono sempre scettico, non ho mai tempo quindi, li per li, ho declinato l’invito. Giorni dopo, su insistenza dello stesso, ho provato a fare una partita. Da quel momento è stata la fine. È un di quei giochi che ti droga. Da li, ho coinvolto Daniela, e lei altri amici. Oramai si susseguono sfide ad ogni ora del giorno, e della notte. Il trucco del successo di questa semplice applicazione, che gira sia su OS che su Android, sta in due fondamentali: l’interazione tra amici (gioco on line) e la semplicità. Il gioco riprende un pò Scarabeo, ma il fatto che si possa giocare on line, in modalità asincrona, lo rende singolare. Vanno trovate delle parole su una scacchiera di lettere. Tutto lo rende fruibile e godibile. Anche l’attesa, tra la richiesta di sfida, oppure appena la sfida è ultimata, e si aspetta l’esito dell’avversario, da quella giusta carica di adrenalina e curiosità. Intelligente e accattivante anche nella grafica. Un consiglio, provatelo. Sono, ad oggi, dodici milioni le persone che lo hanno scaricato e che ci giocano. In conclusione, bella l’applicazione, bravo colui che la pensata.

Rocksmith – Ubisoft –

L’evoluzione dei video giochi è impressionante. Se penso al primo che mio papà mi acquistato mi chiedo ancora come facevamo a passarci pomeriggi interi. E poi il Commodore 64, la Playstation. Con la wii e tutta l’interazione che la questa consolle della Nintendo ha fornito, ha costretto gli altri costruttori, in testa: Sony e Microsoft, a correrle dietro. Le persone vogliono sentirsi parte attiva del gioco, e pian piano le consolle e i video giochi sono cresciuti sino ad arrivare ad un livello molto alto di virtualizzazione. Certamente con l’ulteriore miglioramento della tecnologia si potrà fare di più. Oggi, ho visto per caso,  un video gioco della Ubisoft: Rocksmith. Cos’ha di particolare? Semplice, puoi attaccare la tua chitarra alla consolle e suonare con la guida del gioco. Un pò come Guitar hero, ma la differenza fondamentale sta nel fatto che usi la tua chitarra, quindi impari realmente a suonare, mentre giochi. Fenomenale!!!

Per ora ho il divieto formale di acquistare qualsiasi cosa, ma dopo Natale, se Babbo Natale non me lo ha portato, si va ad acquistare. Ovviamente e rigorosamente due copie.