Il gruppo sanguino, come funziona.

schema gruppo sanguinioHo sempre avuto mille dubbi su come funzionano i gruppi sanguini: da chi si può ricevere, a chi si può donare. Nella rete ho trovato questa utile mappa di come funziona. Donare è un gesto d’immensa umanità, che può salvare una vita, e nel contempo, non costa nulla a chi dona, oltre al tempo investito. Io da tempo non dono il sangue, ma riprenderò presto. Colpa di qualche medicina questo inverno. Oltre alla donazione normale, esiste anche la possibiltà di donare le piastrine. E’ un processo molto più lungo, che richiede una buona dose di pazienza, ma che vale molto di più. Infatti, per fare una sacca di piastrine, occorrono, circa, otto sacche di sangue. Di solito occorrono le sole piastrine, e donandole direttamente, si evita di “sprecare” tante sacche di sangue. Io ho il gruppo B negativo (B-), un sangue molto raro, e molto prezioso. Non sono in tanti ad averlo, per questo è raro, ed inoltre chi ha  il mio gruppo può ricevere: o da un’altro B-, oppure da uno zero universale (zero negativo). Prezioso, perchè posso donare, a molti gruppi sanguini. Ma ogni sacca di sangue ha un valore inestimabile, indipendentemente dal gruppo, e può fare la differenza tra la vita e la morte.

I Nonni, i nipoti e il web.

nonno e nipoteLeggevo un sondaggio inglese. Sembrerebbe che sempre più giovani, più bambini, si rivolgono al web, piuttosto che ai nonni, per avere informazioni e notizie. Sarà che ho dei ricordi così belli dei racconti dei miei nonni. Mi porto ancora dietro i racconti di guerra, i trucchi sull’agricoltura: che andavano dalla coltivazione della vigna, a come far venire un bel geranio in terrazzo; l’immensa esperienza che faceva essere i miei nonni, più moderni di me; l’amore con il quale hanno provato a trasferirmi il loro sapere. Tutte cose che ho sentito mille volte, che avevano però il potere di non annoiarmi. Non esiste sito che può trasferire quest’ultimo punto. I nonni, sono persone che ci amano come i nostri genitori, ma senza avere il problema di doverci l’educare. Fanno con i nipoti, quello che non hanno potuto fare con i figli. Io consiglio sempre Filippo di farsi raccontare le cose dai nonni, perché, quando non ci saranno più, si esaurirà una risorsa importante per la vita di ognuno di noi. Viva i nonni, anche per uno che, come me, ama la tecnologia.

Riot, la mia grossa riserva morale.

RiotUna star-up ha creato un’App, per Android, che, sotto forma di videogioco, simulerà varie rivolte e manifestazioni violente, realmente accadute. Si potrà prendere parte: alle manifestazioni Egiziane di Piazza Tahir, dove non si contano i morti; a quella Romana di Piazza San Giovanni, dove è stata messa a ferro e fuoco una città. Un gioco che permetterà agli utenti di scegliere da che parte stare. Si potrà essere manifestanti, o forze dell’ordine. Il capo progetto è un fiorentino ventiseienne, di cui non voglio fare il nome per evitare inutile pubblicità. In passato ci sono stati giochi che hanno permesso di modificare il ruolo del giocatore. Ci sono stati giochi che, planando sulle comuni usanze e inserendo una visione nuova, hanno dato l’opportunità di vestire i panni, anche, del cattivo. Quando io ero bambino, non avrei mai voluto vestire i panni di Vega. Quando giocavo, avrei sempre voluto essere Goldrake. Quando si giocava con i soldatini, nessuno voleva fare mai il tedesco, mentre c’era la fila per essere gli americani. Figuriamoci fare la parte del manifestante, in una manifestazione, in cui ci sono anche stati dei morti. Manifestare è lecito, ma non si deve mai trascendere. Io sono contro gli eccessi della polizia, ma anche contro quei manifestanti che vanno alle manifestazioni essendo portatori malsani di violenza. Non sopporto poi che, con la scusa della libertà, si scherzi, o meglio si giochi, su argomenti che possano fomentare violenza, o esacerbare gli animi. Personalmente, di giochi come questi, ne vieterei l’uscita. Non vorrei mai vedere mio figlio giocare con questa App, ne tantomeno penso che qualche software house, per farsi un po’ di pubblicità, debba far uscire giochi così potenzialmente pericolosi. Se ci fosse qualche altro morto, quale coscienza dovrebbe scuotere?