Nel Texas, nella contea di Bexar, un imprenditore innamorato: dell’Apple design, della tecnologia e della buona lettura, ha investito 250.000,00 $ per creare una biblioteca totalmente digitale. Questa biblioteca, che aprirà il prossimo autunno, ha emulato lo stile degli Apple store, e non conterrà nessun libro in formato cartaceo. Ritengo che sia una bella conquista per la tecnologia. Le biblioteche, da sempre sinonimo di spazi immensi con migliaia di tomi da sfogliare, ma soprattutto da dover ricercare, si trasformeranno in ambienti confortevoli dove, tutta la conoscenza, è a portata di click. All’interno della biblioTech, così è stata chiamata, saranno disponibili anche degli e reader, per permettere di noleggiare il libro, e portarlo a casa. Bellissima idea, bellissima sfida.
Archivi giornalieri: 14 gennaio 2013
Apple, doveva succedere.
Era prevedibile. Apple ha ridotto gli ordini dei display per l’Iphone 5. L’assenza di Steve Jobs, fino ad oggi, non si era fatta sentire, ma la totale assenza d’idee è palese. Apple, dopo la morte del suo fondatore, non è riuscita a produrre niente di nuovo. Di contro la concorrenza, Samsung in testa, ha migliorato molto i propri prodotti: sia dal punto di vista del design, che dal punto di vista tecnologico. A questo va aggiunta una generalizzata crisi che, alla lunga, sta portando ad un’attenzione agli acquisti, in tutto il globo. Il risultato della somma di: crisi, scarsità d’idee e concorrenza agguerrita, ha portato alla scelta di dimezzare gli ordini dei display. Produrre la metà dei display, vuol dire che le previsioni di vendita sono sotto la metà. Questo ha comportato una picchiata del titolo in borsa. Gli Apple’s supporters, come me, rimangono in attesa che la casa di Cupertino, rinizi ad inventare il futuro. Dal dopo Jobs ad oggi, si è inventato meno di nulla.