Ieri sera sono stato a cena in un centro commerciale dove c’è un Apple store. Immaginavo, come era presente all’uscita dell’iPhone 3 e dell’iPhone 4, una fila clamorosa. Non ho mai capito perchè la gente si accalca, fa delle file chilometriche, per avere una cosa che può ricevere, magari dopo un paio di giorni, direttamente a casa. Invece nulla. Ieri è uscito in Italia l’ iPhone 5, e l’Apple store romano ha vissuto una normale giornata. Un normale venerdì di fine settembre. Forse qualche folle si è messo in fila la sera prima per poterlo avere per prima, ma vi garantisco che ieri nello store c’era la folla di sempre. Certo tanta curiosità. i banchi che ospitavano l’ultimo nato in casa Apple erano pieni, ma, sicuramente, non c’era la calca degli anni scorsi. Certamente la crisi, certamente una compiuta maturità all’acquisto che, momenti come questo si acuisce, hanno reso il lancio di un prodotto, atteso da almeno un anno, un evento normale. Va anche detto che forse non tutti hanno, in questo momento, tanta voglia di spendere almeno 729,00 € (fino ad arrivare a quasi mille) per un oggetto, certamente tanto ambito, ma altrettanto certamente superfluo. Va detto anche che, la vera differenza rispetto a qualche tempo fa, negli iPhone, la fa il sistema operativo. Quest’ultimo gira benissimo anche sul modello 4s. Sono curioso di leggere, fra qualche mese, i dati di vendita e confrontarli con quelli di iPhone 3 e iPhone 4. Nel frattempo, da fanatico Apple, attenderò ad acquistarlo, e magari andrò a cercare le offerte che, certamente usciranno, per qualche modello precedente.
Iphone 5, e le mezze verità.
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