L’incidente di Fiorello, e la strana reazione di molti.

Rosario FiorelloRosario Fiorello, in arte Fiore, ha avuto un incidente a Roma. Finita la quotidiana puntata di “Edicola Fiore”, ieri mattina, mentre percorreva via della Camilluccia sul suo scooter, ha investito un pedone sulle strisce pedonali. Questo signore si è fatto molto male e, insieme a Fiorello, è finito in ospedale. Entrambi sono entrati al pronto soccorso con codice rosso. Fino a qui nulla di strano. Lo show man era sobrio, non ha fatto manovre particolarmente azzardate, si è solo distratto ed ha cagionato danni: ad una persona, oltre che a se stesso. Mi piace Fiorello. Ogni mattina, mi sveglia con il suo programma. Edicola Fiore, lo reputo un programma radiofonico: intelligente, veloce, molto ironico e mai volgare. Ho la sveglia puntata su Radio due alle 6:45 e Fiore, insieme a Baldini, è sempre li con l’anteprima dell’Edicola. Quando poi esco per andare ad accompagnare mio figlio a scuola, la sua Edicola mi fa iniziare la giornata con un sorriso. Ho un account twitter, che non uso moltissimo, ma stasera volevo dare la mia solidarietà a chi mi fa spesso sorridere ed ora sta soffrendo. Ho trovato una marea di post sulla disparità di trattamento tra: Fiorello e il signore investito. A me dispiace per quest’ultimo, e mi auguro con tutto il cuore che si riprenda presto, e senza conseguenze, ma allo stesso tempo non si può condannare, o etichettare come un assassino, chi ha cagionato un incidente in moto, per altro, uscendone ferito e, da subito, riconoscendosi colpevole. Penso sempre di più che alcune persone, pur di apparire, pur di fare la voce fuori dal coro, riescano ad elaborare degli atteggiamenti, a dir poco, assurdi. Mi sembra chiaro che la popolarità di una persona influisce sull’opinione pubblica. Fa notizia che un personaggio pubblico abbia avuto un incidente, ma questo non significa non ci sia apprensione per l’altro malcapitato. Inoltre Fiorello si è sempre distinto per simpatia e genuinità, e quindi molte persone sono legate a lui, gli vogliono bene. E’ un po’ come se avesse un incidente un nostro caro. Saremmo preoccupati per lui, e vorremmo che si riprendesse, indipendentemente dalle condizioni delle altre vittime dello stesso incidente. Colpa o ragione, se un nostro caro avesse un incidente tutte le attenzioni sarebbero per lui. Mi sembra così naturale. Un personaggio pubblico come Fiorello, simpatico e che sa   come far breccia sulla gente, ha una marea di persone che le vogliono bene. Per tanti, Fiorello è un loro caro. La riflessione che ho fatto è quella che, alcuni sconosciuti, per ottenere un briciolo di quella popolarità che  così tanto osteggiano, sarebbero disposti a dire e a fare qualsiasi cosa, e anche il suo contrario. Magari lucrando sulle disgrazie e sulla salute altrui. Forza Fiorello, torna presto a farci iniziare presto la giornata!!

Lo strano destino.

Michael SchumacherNon guardavo più la Formula uno, ma quando Michael Shumacher è approdato alla Ferrari tutto è cambiato. Una scuderia dal passato blasonato ha cominciato di nuovo a vincere, e con lei anche il suo pilota. La Formula Uno, la Ferrari, finalmente si riappropriava del fasto di un tempo, quello dei suoi piloti come: Villeneuve o Lauda. Finalmente la domenica pomeriggio non ci si addormentava più sul divano, guardando la Formula Uno. Michael, è riuscito a portare a Maranello quello stile tutto tedesco di approcciare al lavoro. Metodo e disciplina, che sommato alla fantasia e alla forza della Ferrari hanno creato un connubio imbattibile. Solo gli anni che passavano hanno rotto l’incantesimo. Un uomo veloce come un missile, nello stile pulito mi ricordava un po’ Lauda: un calcolatore spietato e velocissimo. Ho ammirato quel pilota, e anche l’uomo. Sempre un po’ schivo, quasi timido. Quel suo non riuscire o volere imparare l’italiano. Ho ammirato quel suo stile vincente, anche quando, pensionato troppo presto dalla Formula Uno, ha provato a vincere ancora tornado. Un astro luminosissimo come ne nascono pochi. Non posso pensare, non voglio credere che, a spegnere questo astro sia una “banale” caduta dagli sci. Non è il finale che immaginavo per un campione. A volte mitizzando i nostri eroi, sportivi, o anche non, gli diamo una dimensione quasi eterea. Dimentichiamo quasi che sono fatti di carne e ossa come noi. Non pensiamo che, una caduta sugli sci, può essere fatale a noi, quanto a loro. E’questo che li rende uguale a noi, uguali alla gente comune. Forza Schumi, per te ho immaginato un futuro, oltre che una fine, degna del campione che sei, e che sei stato. Per te ho immaginato una fine degna dell’uomo che sei. Secondo me non è arrivato ancora il tuo momento, riprenditi presto, scala questa marcia, affronta questa salita, e poi dritto verso un altro traguardo da vincente. In bocca al lupo Shumi.