Muse – Bologna 16 novembre 2012 –

Concerto Muse Bologna 16 novembre 2012Quando ho conosciuto Daniela, abbiamo subito parlato di musica. La musica è stata una cosa che tra noi ha sempre funzionato. Il primo concerto che abbiamo visto insieme è stato quello dei Muse a Wembley, nel settembre del 2010. Il nostro primo week end fuori, in una Londra fantastica assistendo ad un concerto fantastico. Ho sempre pensato che quello fosse stato il concerto più bello che abbia mai visto, e sicuramente il contesto (lo stadio di Webmley) rimane il migliore, ma ieri sera i Muse si sono superati. L’Unipol Arena è un palazzetto che ospita, prevalentemente, la pallacanestro, ma è stato riadattato anche per avere una buona acustica. Il palco non era grandissimo, ma la Concerto Muse - Bologna 16 novembre 2012 -tecnologia lo ha reso incredibile. Ci sono state astronavi che atterravano, e marziani che ballavano, una roulette che sceglieva i brani da suonare, luci, laser, e una regia impeccabile. In questo contesto creato per strabiliare, sono volati i brani suonati con maestria dai tre ragazzi inglesi. Matthew Bellamy ha cantato e suonato senza macchie. La musica scorreva fluida in una sequenza senza errori. Le note echeggiavano forti nello spazio, e gli effetti speciali mi hanno letteralmente stordito. Gli assoli di chitarra sembravano registrati in studio. I ragazzi stanno crescendo, ed ora iniziano ad avere un repertorio che gli permette di tenere un concerto al meglio. Non c’è stato un brano forzato, o inserito per riempire. Risultato il concerto perfetto.

Lista dei Brani:

  1. The 2nd Law: Unsustainable
  2. Supremacy
  3. Interlude/Hysteria
  4. Resistance
  5. Supermassive Black Hole
  6. Panic Station
  7. Animals
  8. Explorers
  9. Falling Down
  10. Time is Running Out
  11. Liquid State
  12. Madness
  13. Follow Me
  14. Undisclosed Desires
  15. Plug in Baby
  16. New Born
  17. The 2nd Law: Isolated System
  18. Uprising
  19. Man With Harmonica (intro)/Knights of Cydonia
  20. Starlight
  21. Survival

Molto forte, incredibilmente vicino.

Molto Forte, incredibilmente vicinoE’ un film fantastico. Molto commovente, nel cast ci sono Sandra Bullok e Tom Hanks, ma l’oscar (del film) va al giovane Tomas Horn. Un bambino di dodici anni, al massimo, che con la sua recitazione ha saputo darmi dell’emozioni fortissime. Bravo dall’inizio alla fine. Saggiamente accompagnato da colleghi di enorme esperienza. La storia, tratta dal romanzo omonimo di Jonathan Safran Foer, è ambientata a New York. La New York post 11 settembre. La commovente ricerca di un bambino di origini ebree, Oskar, che ha ritrovato una chiave lasciata dal padre morto del disastro delle Twin Tower. In questa ricerca impossibile Oskar affronta e libera tutto se stesso. A partire da alcuni lati del suo carattere: intelliggenza, testardaggine e metodo. Immaginate cosa possa significare, in una città come New York, avere una chiave e cercarne la serratura. Il bambino, riscopre i rapporti con chi gli sta intorno, ma soprattutto, pian piano combatte le sue paure. Paure che normalmente albergano in un bambino in età preadolescenziale, ma che sono state acutizzate dalla perdita, improvvisa e violenta, del papà . Guardando questo film, ho molto pensato al mio rapporto con mio figlio, e mi ha aperto anche la finestra dei ricordi, ammesso e non concesso che si fosse mai chiusa, facendo riemergere quelli di mia mamma. Non esistono spiegazioni o argomentazioni logiche quando si perde qualcuno che amiamo, ma forse questo film ci consegna una chiave. Sta a noi andare a cercare la serratura giusta.

Scheda:

Film USA 2011

Regia: Stephen Daldry

Attori: Tom Hanks, Thomas Horn, Sandra Bullok, Zoe Caldwell, Viola Davis.

Produzione: Paramount Pictures, Scott Rudin productions, Warner Bros Pictures.

Distribuzione: Warner Bros.