Questa vicenda continua ad aggiungersi alle tante cose che non capisco. Dopo il permesso avuto per le festività natalizie, i due marinai, detenuti in India con l’accusa di omicidio, tornano a casa per votare. A parte che, come Italiani, avrebbero potuto votare all’estero, come le centinaia di Italiani che lo hanno già fatto. Ma la cosa che non riesco proprio a capire è perché non possono essere trasferiti, definitivamente, in Italia, ed essere giudicati da qui. Hanno dimostrato di non voler fuggire. Hanno dimostrato di essere delle persone che non vogliono sottrarsi alla legge Indiana, anche se gli Indiani non sono stati ugualmente corretti. E se fossero stati colpevoli, certamente a Natale non sarebbero ritornati. Da allora, con l’India si sono innescate anche altre problematiche, tipo Finmeccanica e i suoi elicotteri. Non penso che ci sia la giusta serenità per giudicarli in quella terra così particolare. Io ribadisco, i nostri ragazzi non debbono tornare in India.
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