Elezioni presidenziali USA 2016.

imagesE’ un segno, è la riprova che chi governa deve porre attenzione a quello che fa, perché poi il popolo ha sempre la possibilità di scegliere. Personalmente non sono innamorato di nessuno dei due candidati. La Clinton è figlia di un sistema che difficilmente può sfondare anche in un mondo pieno di contraddizioni come quello Americano. Moglie di un ex presidente, tra l’altro molto chiacchierato, ex segretario di stato, insomma una donna che fa parte del sistema: esperta e smaliziata, ma una donna. Gli Stati Uniti avevano la possibilità, per la prima volta, di votare una donna come presidente. Obama, a mio modo di vedere, è stato un buon Presidente. Un uomo che, tra mille difficoltà, ha fatto quello che aveva promesso. Ha certamente commesso qualche errore, forse troppi, ma certamente è stato un buon presidente. Non dimentichiamoci che , per molto tempo, ha governato essendo in minoranza al Senato. Dall’altra parte Trump, un uomo che io reputo semplicemente impresentabile. Un uomo che nella sua vita non ha fatto praticamente nulla se non sperperare, e non moltiplicare, una ricchezza ereditata. Un uomo più famoso per le sue manie, le sue torri newyorkesi, le sue mogli, che per quello che ha realmente fatto. Un uomo che ha fatto del sessismo uno stile di vita. Un uomo, che ha costretto il suo staff a togliergli l’accesso al suo profilo Twitter, ma che ora avrà in mano, molto probabilmente, i codici per il lancio dei missili nucleari. Un uomo che ha fatto contro la lotta estrema all’immigrazione un vanto e un punto forte del suo programma. Immigrazione che oggi, tra mille problemi, è comunque un patrimonio di quella fantastica nazione. Sono le 7.10, in Italia, del 9 novembre 2016, e se vincerà Trump, a mio avviso, non avrà vinto il candidato. Avrà vinto, di nuovo, la stanchezza del popolo contro chi governa; avrà vinto l’intolleranza contro l’immigrazione, avrà vinto, dopo tanto tempo, un ideale politico, quello della destra, contro quello della sinistra. Se i Repubblicani avessero candidato Paperino, con buona probabilità avrebbe comunque vinto. Gli Stati Uniti d’America pertanto, da domani quasi sicuramente, non avranno un Presidente a governarli, ma uno stile, un’idea nuova rispetto a ieri, diversa da quella di Obama e della Clinton. L’insegnamento che deve arrivare a noi, che deve arrivare in Italia, è che nulla è scontato. Mai pensare che basti un uomo (donna) forte al comando, o un candidato meglio dell’altro, la voglia di cambiamento di un popolo, può far arrivare alla casa bianca anche un fallito acclarato come Trump. Quello che personalmente archivio nella mia sezione: “insegnamenti di vita” è che niente, e sottolineo niente, deve darsi per scontato. La povera  Hillary, come si dice dalle mie parti, è entrata papa, ma è uscita cardinale.

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