Questa mattina ho pensato a quanto possa essere bello, una volta alla settimana (per ora), poter passare una serata spensierata con gli amici. Poter avere con loro un interesse comune, il rugby, e poi poter trascorrere qualche ora tra risate, battute o discussioni anche semi serie. Poter sfottere e farsi sfottere, senza nessun secondo fine, senza dover stare attento se quello che viene detto possa essere frainteso. La vita, per tutti, è dura. Tutti noi dobbiamo confrontarci con mille problemi. E, come è noto: i parenti ce li troviamo, mentre gli amici li scegliamo. Ho frequentato ambienti in cui, infimi personaggi, ordivano complotti degni del reame di Enrico VIII; ho frequentato persone che, con la scusa del rugby, non facevano che sparlare di questo o di quell’altro, fermo poi farci le vacanze insieme; ho visto scene che in confronto , un bimbo di 10 anni sembrava Matusalemme; e poi l’invidia. Che brutto sentimento l’invidia. Ho conosciuto persone, che con la scusa del rugby, erano costrette a frequentare dei compagni di squadra che avrebbero ucciso per invidia. Ho frequentato gruppi di persone che, per l’interesse personale, per guadagnare due soldi, sono stati disposti a passare sopra a tutto, e a tutti. E’ nobile fare un passo indietro, allontanarsi da un gruppo di persone negativo, che genera solo acredine e negatività per creare, con coraggio, qualcosa di nuovo che, con lo spirito del volere stare bene insieme e la scusa del rugby, possa accomunare chi ha voglia di: giocare, divertirsi e condividere dei bei momenti. Nessun fenomeno, nessun “nonno”, ma solo un gruppo di persone che si rispettano reciprocamente. E in questo rispetto, viene naturale chiedere consigli a chi sa fare meglio. Questo è il motivo per cui riusciamo a passare delle fantastiche serate, e, ne sono convinto, questo è il motivo per cui diventeremo tantissimi. Grazie ragazzi per averci creduto, e grazie soprattutto a chi non ci avrebbe scommesso un centesimo. Siamo un bel branco, il miglior branco. Semplicemente Lupi.