Ieri sono riuscito a vedere la prima partita dell’Europeo di calcio 2012. Le scorse partite, un po’ per impegni, un po’ perché non mi andava, non sono riuscito a vederle. Senza sottolineare il fatto che, dalla stagione 2011 – 2012 di calcio, ogni partita che ho visto: sia della Juventus, che della Nazionale abbiamo sempre vinto, una bella vittoria ci voleva proprio. Visto tutti i sacrifici che stiamo facendo ce la meritiamo proprio. Per motivi logistici ho visto la partita in una pizzeria in zona Balduina, con Daniela, e la serata è stata molto piacevole, ma la riflessione che ho fatto è la seguente: ma è mai possibile che dobbiamo sopportare Mario Balotelli??? Un giocatore a mio avviso modesto, o comunque non così forte da essere considerato quel fenomeno che tutti osannano, ha avuto a che dire di nuovo. Destinatario delle male parole, per altro pronunciate in inglese, era Cesare Prandelli che, dopo due partite incolore, ha deciso di lasciarlo in panchina. Ora il nostro tecnico, che, al di la delle sue doti tecniche, è certamente una persona seria e preparata. Sarò sicuramente una voce contro, ma non ci riesco proprio a vederci proprio nulla di male. Ritengo anzi la decisione giusta, anche perché a sostituirlo c’era Totò Di Natale che non solo è il capocannoniere del campionato italiano, ma è anche un esempio di professionalità e disciplina. Da Italiano incazzato già di mio, visto il momento di merda che stiamo vivendo, quel viziato che si lamenta, prende milioni di euro ogni anno, sfascia case come se fossero costruite con i Lego, va a escort, non ha mai fatto un cavolo in vita sua, ed ha il coraggio di dire parolacce in anglosassone ad una persona seria e che, ha dato le dimissioni da CT della Roma per stare vicino alla moglie morente malata di cancro. Questo bambino viziato, dovrebbe imparare dai veri campioni. Campioni nella vita e nello sport. Da persone, come: Del Piero, Torres, dallo stesso Prandelli che, specialmente in Nazionale, hanno accettato la panchina senza lamentarsi, anzi sostenendo i compagni che andavano in campo. Se potessi scrivere direttamente a Balotelli, gli chiederei se i cori, presunti, razzisti, che ovviamente condanno e aborro, erano riferiti al colore della sua pelle o piuttosto alla sua atavica antipatia. Su quest’ultima specialità, quella di rendersi antipatico a tutto e a tutti, è veramente un campione, sicuramente il numero uno. Se io faccio male il mio lavoro, il management della mia azienda mi sostituisce, non vedo perché se lui gioca da schifo, due partite dell’Europeo, non lo deve essere. Caro Mario, forse nella tua vita sei stato abituato a battere i piedi, a piagnucolare ed ottenere quello che volevi. Forse, fino a oggi, per quale strano motivo, sei stato il destinatario di doti calcistiche apprezzabili ma che ti hanno portato a essere l’eterno incompiuto a causa del tuo modo di essere, a dir poco, opinabile, pensa a chi, privo di tutto quello che te invece hai, non può fare i capricci che te fai. Pensa a fare bene il tuo lavoro, e soprattutto a rispettare ed onorare quella maglia che indossi. Aver fatto un goal, per altro non fondamentale, non cancella le tue opache prestazioni precendenti. La gioventù passa, e te, se non cambi testa in fretta, sarai destinato a finire nel dimenticatoio, e non per il colore della tua pelle. Pensaci caro Mario, pensaci.