Questo sei nazioni, è finito come è iniziato. In uno stadio Olimpico tutto esaurito, l’Italia ha vinto contro un’Irlanda tosta e agguerrita. Non era mai successo, in un sei nazioni, di vincere contro i verdi d’Irlanda. Ieri poi era anche San Patrizio, loro santo, il loro giorno. Il clima fuori lo stadio è solare e giocoso, il sole bacia Roma, e la giornata è mite. Non sono miti gli scontri in campo. Quattro o cinque infortunati, e tre cartellini gialli: due irlandesi e uno a Parisse. Un arbitraggio non all’altezza, che aumenta il valore dell’impresa dei nostri ragazzi. Praticamente la partita si è svolta sempre nella metà campo irlandese, o quasi. Troppe mete sbagliate da noi, e un calcio di Orquera che finisce sul palo. Se le occasioni che abbiamo avuto, avrebbero avuto miglior fortuna, la partita sarebbe dovuta finire con molta più tranquillità, invece abbiamo sofferto fino alla fine. Come sempre. Il risultato è di 22 a 15, una sontuosa prestazione di Zanni, e di tutti i muscoli Italiani. Non ci siamo sottratti agli scontri, e gli irlandesi li hanno sentiti tutti. Sicuramente una partita da ricordare, anche perché ci pone, nella classifica finale di questo sei nazioni, sopra Francia e Irlanda ed insieme alla Scozia. Una doverosa nota per Lo Cicero. Non lo ho mai amato come giocatore, ma gli va dato il giusto onore per l’ultima partita in Nazionale. Ieri ha combattuto come un leone, a dispetto dei suoi 37 anni. All’anno prossimo, ma con ambizioni molto più alte.