Se l’Inghilterra dovesse vincere questa edizione del sei nazioni, molto sarà dipeso dalla partita di oggi. Il risultato finale è di 18 a 11, ma se ai punti dell’Italia si aggiungono due calci mancati da Orquera, e due mete, praticamente fatte, abbiamo la sintesi della partita. Ma con i se e con i ma, come dicono i pragmatici, non si vincono: ne partite, ne i tornei. Gli Inglesi non marcano neanche una meta, e fanno punti solo con i piedi di Flood. Noi invece, facciamo una bella meta con Mc Lean, che va a raccogliere un bel calcetto a scavalcare la difesa, di Orquera. L’Italia ha giocato bene, e oltre alla solita classe di Parisse, la forza di Masi e l’intelligenza di Zanni, oggi va segnalato un trasformato Mc Lean. Forse la sua migliore prestazione in nazionale. Una partita tutta lotta e placcaggi. Nel rugby non si parla mai dell’arbitro, ma a me oggi non è piaciuto per niente. Preciso e meticoloso nel fischiare i nostri falli, assolutamente permissivo nei confronti dei bianchi Inglesi. Espugnare Twickenham è un impresa riuscita a pochi, ma oggi l’Italia ci è andata molto vicino. Bravi ragazzi, ora con la testa e con il cuore, bisogna tornare a Roma ed iniziare a pensare, da subito, all’Irlanda. Bisogna chiudere questo sei Nazioni nello stesso modo in cui lo abbiamo aperto.
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