In questo secondo capitolo cercherò, in modo molto descrittivo, di elencare i ruoli del rugby a 15, che, al contrario di altri sport, hanno ancora un riscontro con il numero sulla maglia. Tanto per cominciare i giocatori di rugby in campo si dividono in tre macro classi: gli avanti, i trequarti e i mediani. Con i termine avanti vengono indicati i giocatori che giocano nel pacchetto di mischia, e che hanno i numeri che vanno dall’uno, all’otto; i numeri nove e dieci sono assegnati alla coppia mediana: nove al mediano di mischia, dieci al mediano di apertura; il numeri che vanno dall’undici al quindici ai trequarti. Andiamo a vedere ora, nello specifico ruolo per ruolo, quali sono i compiti di ognuno.
numero 1: Pilone Sinistro, in lingua inglese Prop. Il compito dei due piloni, quello sinistro e quello destro, è quello di sostenere il tallonatore nella prima linea della mischia. Sono anche quelli che, spesso, nel gioco aperto, fanno il lavoro sporco come: recuperare palle vaganti, o ripulire e difendere una rack. Nelle fasi di mischia chiusa, debbono avere delle capacità di spinta notevoli, per questo motivo debbono essere dotati di buona forza fisica. E’ un ruolo dove si richiede una preparazione specifica per la delicatezza e pericolosità del compito. Infatti in mischia chiusa, un errato posizionamento, o una insufficiente forza di spinta, farebbe cadere la mischia stessa, mettendo a rischio di: rotture del collo o della colonna vertebrali la prima linea. I due piloni, in fase di mischia chiusa, si allacciano con il tallonatore, che si pone tra loro, ponendogli il braccio dietro la schiena. Il tallonatore invece passerà le braccia intorno al collo dei piloni. I piloni hanno anche il compito di variare la direzione di spinta della mischia, evitando alla squadra avversaria di far ruotare la mischia stessa. Ciò deve essere fatto rispettando le regole che, proibiscono la spinta laterale, il rifiuto dell’ingaggio e il crollo volontario del pacchetto di mischia.
numero 2: Tallonatore, in inglese Hooker. Nella mischia ordinata il tallonatore si posiziona tra i due piloni. Il nome di questo ruolo deriva dal fatto che, con il tallone, in mischia ordinata, deve tallonare il pallone immesso dal mediano di mischia. E’ certamente uno dei ruoli più pericolosi vista l’enorme pressione che viene esercitata sul suo corpo, ed inoltre in caso di crollo della mischia, avendo le braccia dietro al collo dei piloni, non può proteggersi il viso. Nella touche, la rimessa laterale nel rugby, hanno il ruolo di rimettere la palla in campo. Sono di solito di corporatura robusta, anche se non alti, e debbono possedere, anch’essi, una buona capacità di spinta.
numero 3: pilone destro. Ha gli stessi compiti di quello sinistro.
Numero 4 e 5: seconde linee, in inglese Lock. Le seconde linee, nella mischia chiusa mettono la testa tra il pilone e il tallonatore. Sono, generalmente, gli uomini più alti della squadra e dotati di capacità atletiche di livello. Per la loro altezza, a loro vengono indirizzate, generalmente, le tocche. In attacco debbono essere dei buoni portatori di palla e, grazie alle loro doti atletiche, debbono trovare spazi nella difesa vicino alle rock e alle maul, o proteggere il pallone in queste fasi, quando non è in loro possesso.
Numero 6 e 7: Terze linee ali, in inglese Flanker. In mischia chiusa, sono i due laterali dietro alle seconde linee, ed insieme alla terza centro, compongono la terza linea del pacchetto di mischia. I due Flanker, in mischia debbono appoggiare la spalla sul gluteo delle seconde linee, per garantire la spinta. Questi due uomini sono tra i più agili del pacchetto di mischia, hanno il compito di tenere compatta la mischia, ma debbono essere anche i primi a staccarsi, quando la palla esce dalla mischia, per andare a placcare, se in difesa, o scattare se in attacco. Per questo debbono essere dei buoni placcatori, ed avere un buono scatto. Il numero 6 gioca alla sinistra, e di conseguenza il 7 a destra.
Numero 8: Terza linea centro, in inglese number Eight, dal numero di maglia appunto. E’ l’uomo di raccordo tra la mischia e i trequarti. Fisicamente deve avere la forza di un uomo di mischia, ma le capacità tecniche dei trequarti. In mischia chiusa, a questo uomo, che si posiziona in mezzo alle seconde linee, non viene chiesto di spingere come i piloni, ma bensì di controllare la mischia, e fornire in attacco il pallone al mediano di mischia. Essendo l’ultimo uomo in mischia può anche decidere di raccogliere la palla ed iniziare una fase di gioco. Proprio per le caratteristiche fisiche molto duttili, spesso le terze centro vengono usate anche in altri ruoli. Sovente sono stati impiegati sia come seconde o Flanker, o anche come trequarti. In fase difensiva deve contenere le azioni del mediano di mischia avversario.
Numero 9: mediano di mischia, in inglese Scrum half. Nel rugby a 15 è il punto di contatto tra la mischia e i trequarti. E’costantemente inserito nel gioco, ed ha il compito, in fase d’attacco, di recuperare la palla dalla ruck o dalle maul, per impostare il gioco. In mischia chiusa recupera il pallone che ne esce, ed in fase di touche, gli è permesso di essere più avanti per recuperare la palla che gli viene messa a disposizione dagli avanti. Deve ovviamente avere una buona capacità di tocco di palla, e deve essere un buon calciatore. In difesa, molto spesso, sono i primi placcatori.
Numero 10: mediano d’apertura, in inglese Fly half. Il mediano di apertura, o più semplicemente apertura come spesso viene chiamato, è uno dei più importanti ruoli del rugby. E’ il regista della squadra, e decide quella che sarà la strategia di gioco. Deve avere una buona progressione nella corsa, deve essere in grado di prendere velocemente delle decisioni, deve saper dirigere la difesa, ed essere un buon calciatore. La Nuova Zelanda ha avuto nei suoi mediani di apertura, dei calciatori quasi infallibili. Dan Carter è uno degli esempi attuali.
Numero 11 e 14: Trequarti Ala, in inglese Wing. Le ali sono i responsabili, molto spesso, della finalizzazione del gioco. E’ loro compito infatti depositare la palla in meta come terminale offensivo dell’azione. Giocano prevalentemente sulle fasce laterali del campo nelle fasi offensive, ma aiutano l’estremo nelle fasi difensive. Sono normalmente dei giocatori con delle doti di corsa incredibili, velocissimi, e leggeri, anche se Jonah Lomu, che è stata una delle ali più forti mai esistite, faceva eccezione. Era infatti alto infatti 196 cm e pesava 126, ma percorreva i 100 metri in meno di 11 secondi. Da lui in poi, questo ruolo che era stato prerogativa di giocatori piccoli, ha avuto altri giocatori prestanti come Lote Tuquiri oppure Rokocoko.
Numero 12 e 13: Trequarti Centro, in inglese centre. Devono essere giocatori molto duttili. Fisicamente debbono essere in grado di rompere i placcaggio dell’avversario, per tanto debbono essere molto fisici e veloci. Possono essere schierati come centro interno o primo (12) e centro esterno o secondo (13), ma possono anche essere schierati, a destra e a sinistra, prendendo a riferimento la mischia chiusa. Quest’ultima variante capita quando la mischia chiusa o la ruck è posizionata, intendendo la larghezza del campo, in una zona centrale. I centri debbono avere buone doti di penetrazione negli spazi, debbono avere buone mani ed anche un buon calcio. Può capitare che prendano, temporaneamente, il posto dell’apertura, nel caso sia impegnato in una maul o in una ruck.

Percy Montgomery, con i suoi calci, ha contribuito alla conquista della coppa del mondo nel 2007, da parte del Sud Africa.
Numero 15: Estremo, in inglese Fullback. Ha il compito di rimanere in posizione arretrata per difendere gli attacchi che dovessero superare la prima linea di difesa. La sua dote principale deve essere quella del placcaggio. Deve avere anche delle buone capacità di corsa, in quanto sulle ripartente in attacco, è solitamente il destinatario di calci lunghi. Proprio per questa fase di gioco deve essere in grado di recuperare palloni aerei. Anche il calcio deve essere di buon livello. In fase di attacco può schierarsi o tra i due centri, oppure creare il sovrannumero nelle parti esterne del campo. L’intelligenza tattica dell’estremo, soprattutto nel piazzare calci per liberare la zona di meta, e conquistare campo prezioso, possono fare la differenza. Un estremo completo possiede tutte le doti dei trequarti: corsa, capacità di penetrazione, calcio ed acume tattico.
Dopo aver visto tutti i ruoli, ed i relativi numeri, nel prossimo paragrafo andrò a descrivere la posizione in campo.
Ecco, la posizione in campo la leggerò con molta attenzione … 😀